MISSION

DA DOVE NASCE IL NOSTRO PROGETTO?

Un velivolo multi-rotore a propulsione elettrica diffusa

La disponibilità di collegamenti rapidi in aree densamente abitate è ormai un’esigenza largamente sentita in gran parte del mondo. La crescita delle megalopoli sembra inarrestabile e i tradizionali collegamenti via terra sono arrivati al loro limite di espansione e di efficienza.

Da qualche tempo ormai si parla di mobilità aerea personale o collettiva che possa consentire spostamenti rapidi tra zone predeterminate come aeroporti, centri commerciali, distretti industriali ma che possa espandersi, progressivamente, con l’evoluzione dei velivoli e delle infrastrutture, ad una vera e propria mobilità aerea personale.

E’ questa l’Urban Air Mobility (UAM). Indagini di mercato condotte da importanti agenzie internazionali prevedono nei prossimi decenni uno sviluppo vertiginoso di questo settore.

Il tipo di velivolo adatto a tale scopo deve avere capacità di involo verticale per eliminare la necessità di lunghe piste, essendo sufficienti delle piazzole attrezzate. Gli elicotteri convenzionali potrebbero essere utilizzati per l’UAM ma presentano lo svantaggio di essere macchine costose, difficili da pilotare e con una manutenzione complessa.

L’obiettivo è, invece, quello di disporre di un mezzo pilotabile da tutti, assolutamente sicuro e non particolarmente costoso.

La disponibilità di motori elettrici leggeri e potenti e l’evoluzione tecnologica dei droni ha orientato il progetto verso una soluzione di velivolo multi-rotore a propulsione elettrica diffusa, ecologicamente sostenibile.

Tutti i principali nomi dell’industria aeronautica mondiale, operanti nell’ambito dell’Aviazione Commerciale da Trasporto e dellAviazione Generale (AG) stanno investendo nello sviluppo di nuovi tipi di velivolo UAM di dimensioni notevoli, in grado di trasportare 10 o più persone.

La mission di VAIM è quella di progettare un velivolo multi-rotore che possa trasportare due persone, con un‘autonomia di 3 ore ad una velocità di circa 100 km/h. Il velivolo sarà proposto inizialmente al settore del Volo da Diporto e Sportivo (VDS), dove i requisiti di certificazione sono meno stringenti e l’interesse dei piloti privati verso un nuovo tipo di macchina può essere trainante per le vendite. 

Sono inoltre stati presi in considerazione altri impieghi del velivolo che si presta a molteplici missioni. Può essere infatti impiegato per compiti di ispezione e controllo, agricoltura di precisione, collegamento con aree remote, può operare dall’acqua e anche dal mare in condizioni che non consentirebbero l’uso di un idrovolante. Questi sono settori operativi dellAG, che ha requisiti di certificazione più stringenti ma che rappresenta quel settore di mercato con una notevolissima potenzialità di espansione.

Le ore di volo e le esperienze operative accumulate nel VDS consentiranno un iter più rapido per raggiungere le certificazioni richieste per l’impiego per lavoro aereo nell‘ambito AG. Per rimanere nell’ambito della normativa VDS è necessario contenere i pesi entro i 600 kg e quindi tutta l’attività di progettazione tiene conto di questa limitazione.